Ai tempi della pellicola l'ISO si chiamava ASA ed il suo valore non poteva essere variato per ogni singolo scatto poichè ogni rullino aveva un determinato ASA. Se si acquistava un rullino da 36 pose (foto) a 400 ASA tutte e 36 le foto sarebbero state scattate a 400 ASA.
Con il digitale è cambiato tutto poichè oggi possiamo scegliere di impostare ISO differenti per ogni singolo scatto. Questo aspetto ci permette di impostare il valore ISO adatto per ogni situazione in cui ci troviamo, un bell'aiuto!
Ma cosa sono gli ISO in fotografia? Il valore degli ISO indica la capacità che il sensore ha di raccogliere luce. Più il valore è alto e più il sensore sarà "capace" di catturare luce.
Non è però tutto oro quello che luccica, alzare troppo il valore degli ISO comporta "rumore" all'interno della foto. Ma cos'è questo rumore. Una foto si dice rumorosa quando i pixel che la compongono (soprattutto quelli delle zone scure) "impazziscono" e assumono altre tonalità di colore invece di quella corretta. Questo visivamente comporta una foto non nitida, quasi sgranata.
Possiamo regolare gli ISO manualmente oppure sarà la fotocamera stessa a farlo per noi se utilizziamo un programma automatico di scatto.
Vediamo ora delle prove pratiche per entrare nel vivo dell'argomento.
ISO 100 - f1.8 - 0.3s
Il nostro soggetto è situato in una condizione di luce non ottimale e per questo se volessimo impostare gli ISO a 100 per non avere alcun rumore nella foto dovremo aprire completamente il diaframma del nostro obiettivo, ma per avere una corretta esposizione dovremo usare un tempo troppo lungo per poter scattare a mano libera senza treppiede, questo genererà un micromosso.
Dettaglio della foto precedente
Il micromosso è ancora più visibile se ingrandiamo la foto alla sua piena risoluzione. E' evidente quindi che in queste condizioni di luce e senza treppiede saremo costretti ad aumentare in valore degli ISO di un bel pò di stop.
ISO 5000 - f1.8 - 1/125
Il tempo di esposizione minimo per evitare il micromosso è molto soggettivo, più si riesce a restare immobili in fase di scatto e più i tempi possono allungarsi. Per ogni soggetto, ogni lunghezza focale ha un tempo minimo per evitare il micromosso (lunghezze focali degli obiettivi).
Le foto in questa lezione sono state scattate con un 50mm e per stare tranquillo, nella foto precedente, ho impostato un tempo di 1/125 sempre con diaframma completamente aperto a 1.8. Per compensare questo tempo di scatto più rapido ho dovuto aumentare il valore degli ISO a 5000 poichè se l'avessi lasciato a 100 la foto sarebbe uscita completamente buia (molto sottoesposta).
Dettaglio immagine precedente
Ingrandendo al 100% l'immagine, si può già notare una sorta di grana, inizia a farsi sentire il rumore. Per ora però abbastanza accettabile da non compromettere troppo la qualità della foto.
E se volessimo chiudere un pò il diaframma per avere un pò più di profondità di campo e mettere più a fuoco anche gli elementi in secondo piano? Magari da f1.8 a f4.5. Beh, dovremo purtroppo compensare questa chiusura del diaframma alzando ancora gli ISO poichè stiamo facendo entrare meno luce e dobbiamo "prenderla" da qualche altra parte.
Vediamo cosa accade.
ISO 25600 - f4.5 - 1/125
Per avere un pò più profondità di campo ho evidentemente intaccato la qualità della foto poichè il rumore è molto evidente. Nella foto successiva al 100% di ingrandimento si noterà ancora meglio.
Dettaglio della foto precedente
La qualità della foto è compromessa, la fotocamera non è in grado di supportare questi valori ISO. Ogni modello di fotocamera ha un tetto oltre il quale non si potrebbe spingersi e sta a noi conoscerlo ed evitarlo.
Fin'ora abbiamo visto foto scattate a mano libera ed abbiamo capito che i tre settaggi (ISO, apertura diaframma e tempo di scatto) sono strettamente collegati tra loro. Per ottenere una giusta esposizione che indica la giusta quantità di luce che deve colpire il sensore della fotocamera per generare una foto "corretta", si devono regolare questi tre settaggi che non fanno altro che regolare la quantità di luce che entrerà nella fotocamera. E' chiaro quindi che se ne "chiudo" uno come per esempio il diaframma, ne dovrò "aprire" un altro, aumentare gli ISO oppure aumentare il tempo di scatto.
Con l'utilizzo del treppiede tutto cambia poichè non dobbiamo più preoccuparci del tempo di scatto e del micromosso. Possiamo impostare gli ISO a 100 per non avere alcun rumore e chiudere il diaframma poichè anche se abbiamo "chiuso" questi due "rubinetti" possiamo "aprire" quello del tempo quanto ci pare visto che il treppiede terrà immobile la fotocamera per noi.
ISO 100 - f1.8 - 0.3s
Questa foto ha le stesse impostazioni di scatto della prima in cima alla pagina solo che è stato utilizzato un treppiede. Come si può vedere non è presente alcun micromosso.
Dettaglio foto precedente
E se volessimo chiudere il diaframma a f8 per avere più profondità di campo? Nessun problema, aumenteremo il tempo a 5s!
ISO 100 - f8 - 5s
Grazie al treppiede, scattando con un tempo di 5 secondi a f8 abbiamo a fuoco anche elementi in secondo piano poichè la profondità di campo è aumentata.
Dettaglio foto precedente
Nessun micromosso e alcun rumore grazie all'utilizzo del treppiede.
Abbiamo visto come la sensibilità del nostro sensore può venirci incontro in situazioni di scarsa luminosità, in condizioni in cui siamo costretti ad impostare tempi di scatto molto brevi (magari in un evento sportivo) oppure diaframmi non completamente aperti perchè necessitiamo di più profondità di campo. L'aspetto da comprendere è che gli ISO non sono il rimedio ad ogni situazione, come abbiamo visto oltre una certa soglia si perde il controllo e il risultato che si ottiene non è di qualità. E' importate conoscere il limite della propria attrezzatura ed usare altri "trucchi" quando ci stiamo avvicinando ad esso. Uno potrebbe essere utilizzare qualsiasi base solida su cui appoggiare la fotocamera in mancanza di teppiede e poter così scattare con tempi molto più lunghi. Esistono in commercio anche mini treppiedi che hanno lo stesso ingombro di un obiettivo all'interno della borsa fotografica. Sono pratici, leggeri, trasportabili ed arrivano ad altezze di circa 50 cm.